ÃÛ¶¹ÊÓƵ

Siete riluttanti a investire la liquidità in eccesso del vostro patrimonio anche se sul conto non genera rendimento? È un problema comune.

Razionalmente, siete magari consapevoli che un investimento potrebbe generare guadagni a lungo termine, tuttavia ciò che manca è la motivazione a investire i propri soldi per il futuro e a non spenderli ora, soprattutto quando si è giovani.

E anche se alla fine vi decidete a investire, bastano piccole oscillazioni del mercato per generare incertezza. Situazioni del genere conducono a gesti sconsiderati, come la vendita impulsiva di un investimento.

In molti casi, questi comportamenti sono dovuti a processi inconsci come il self-control bias, l’hindsight bias o l’effetto gregge.

Ci siamo passati tutti: all’inizio dell’anno pianifichiamo nuovi propositi, che però abbandoniamo già dopo poco tempo. Lavorare meno, mangiare più sano o tenere sotto controllo le spese: spesso abbiamo difficoltà a realizzare i nostri piani a lungo termine, soprattutto quando si parla di soldi.

Per chi è all’inizio della vita lavorativa, di solito le priorità sono altre, più immediate. Ad esempio, i mobili per il primo appartamento o un’automobile, piuttosto che un investimento in azioni o nella previdenza per la vecchiaia.

Perché lo facciamo? La psicologia comportamentale ci fornisce una spiegazione: a causa del self-control bias (in italiano «pregiudizio di autocontrollo») le persone tendono maggiormente a spendere subito il denaro piuttosto che investirlo pensando al futuro. Questo perché spesso ci mancano la capacità di immaginare gli eventi futuri o semplicemente la disciplina.

Dal punto di vista finanziario, tuttavia, sarebbe più sensato prendere come riferimento una prospettiva più a lungo termine. Sognate di possedere la vostra abitazione o un’attività indipendente? Investendo presto e in modo oculato i propri soldi, i desideri diventano in fretta molto più di un semplice proposito del nuovo anno.

Immaginate di essere in vacanza, alla ricerca di un locale in cui cenare. Davanti a un ristorante c’è una lunga fila, mentre quasi nessuno aspetta presso quello accanto. Quale ristorante scegliereste? Probabilmente il primo: se così tanta gente è in coda per entrare, il cibo sarà delizioso, o almeno così sembra. Come la maggior parte delle persone, anche voi sareste soggetti in questo caso all’effetto gregge, in inglese «herding behavior».

Questo comportamento è noto anche nel settore finanziario. Chi investe ha a volte la tendenza a sottovalutare gli sviluppi e le fluttuazioni del mercato. Le previsioni perfette non esistono e i mutamenti sui mercati solo di rado possono essere compresi con facilità, tanto meno previsti.

Inconsciamente, le persone seguono l’esempio dei membri del proprio contesto sociale, ma anche quello di chi, ai loro occhi, ricopre un ruolo professionale di alto profilo. Ciò conferisce un (in parte ingiustificato) senso di sicurezza. Il fenomeno contribuisce a spiegare perché le investitrici e gli investitori acquistano spesso azioni quando i prezzi aumentano e le rivendono immediatamente quando i prezzi scendono.

Attenzione però: il comportamento di gruppo può essere pericoloso. Immaginate di essere in piedi su una piccola barca con altre cinque persone. Se improvvisamente tutti si spostano da un lato, la barca rischia di ribaltarsi. Sui mercati finanziari la situazione non è molto diversa. Le bolle speculative si presentano quando, per via del panico, azioni o obbligazioni vengono acquistate o vendute in massa. Il mercato può persino crollare completamente; è successo nel 2001, quando la bolla tecnologica è esplosa, generando perdite elevate per moltissimi investitori privati.

Per non cadere nella trappola dell’effetto gregge, può essere utile una valutazione del proprio profilo di rischio. Le strategie di investimento si adattano bene a un investitore o un’investitrice che riesce a superare le fluttuazioni del mercato e non rischia problemi finanziari in caso di perdite.

L’effetto gregge non funziona solo in tempi di incertezza. Anche le tendenze o le raccomandazioni dei leader di opinione possono mobilitare le masse.

Chiunque in futuro si trovi in una situazione di investimento scomoda dovrebbe prima concentrarsi sulla propria strategia a lungo termine e, se del caso, stabilire misure ben fondate. La famosa citazione del grande investitore e autore statunitense Warren Buffet va oltre:

«Sapevo che sarebbe andata così» o «Era prevedibile». Soprattutto quando si tratta di investimenti, sarebbe estremamente vantaggioso conoscere i futuri andamenti del mercato. In realtà, sapere in anticipo se si è fatta la scelta giusta è impossibile. Tuttavia, col senno di poi, le persone hanno spesso l’impressione di aver indovinato l’esito di una situazione. Non di rado chi investe finisce preda di questo errore, l’hindsight bias (in italiano «distorsione retrospettiva»).

La memoria adegua la nostra previsione al nostro attuale stato di conoscenze, distorcendone il ricordo. In retrospettiva, il risultato appare inevitabile, quasi come se non fosse potuto andare diversamente.

È chiaro che determinate tendenze comportamentali ci influenzano inconsciamente quando investiamo. Per questo vale la pena rivedere regolarmente la propria strategia di investimento e mettere per iscritto decisioni importanti. Anche se la maggior parte delle persone che investono va in un’altra direzione, non è detto che sia quella giusta per voi.

Selezioni la sua risposta e scopra cosa hanno risposto gli altri.